Il lavoro nelle Pubbliche AmministrazioniISSN 2499-2089
G. Giappichelli Editore

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Lavoro nella p.a. e giurisprudenza della Corte di cassazione (ottobre-dicembre 2023) (di a cura di Davide Casale e Maria Giovanna Murrone)


Contratti a termine Corte di Cassazione 12 dicembre 2023, n. 34741 Nell’ipotesi di illegittima reiterazione di contratti di lavoro a tempo determinato, il termine decennale di prescrizione del diritto al risarcimento del danno cd. comunitario spettante al lavoratore decorre dall’ultimo di tali contratti, in considerazione della natura unitaria del predetto diritto, sicché il numero dei contratti in questione rileva solo ai fini della liquidazione del danno, potendo anche quelli stipulati oltre dieci anni prima della richiesta di risarcimento avere incidenza sulla quantificazione del pregiudizio patito dal dipendente. Enti Locali Corte di Cassazione 28 dicembre 2023, n. 36214 In tema di lavoro pubblico negli enti locali, il dipendente appartenente in origine all’ex ottava qualifica funzionale, il quale sia stato inquadrato – ai sensi del CCNL “revisione sistema classificazione professionale”, Comparto Regioni e Autonomie locali, del 31 marzo 1999 – nella categoria D, posizione D.3, in occasione dell’assegnazione delle mansioni non può essere sottoposto ad altri funzionari, neppure della medesima categoria, ma solo a dei dirigenti (principio enunciato nell’interesse della legge ex art. 363, c. 3, c.p.c.). Giurisdizione Corte di Cassazione sez. un. 18 dicembre 2023, n. 35363 Spetta alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia restitutoria (nella specie, per il recupero delle somme erogate “sine titulo” come indennità integrativa speciale sulla pensione di reversibilità) che scaturisce da una decisione del giudice contabile già passata in giudicato, in quanto il diritto di credito dell’ente previdenziale, ormai certo nell’an e nel quantum, ha assunto un’autonoma rilevanza e si sostanzia nella richiesta di restituzione di una somma corrisposta indebitamente. Corte di Cassazione sez. un. 5 dicembre 2023, n. 33975 Nella controversia in cui il dipendente contesti la legittimità dei provvedimenti adottati dalla P.A. datore di lavoro sulla ripartizione o determinazione del fondo per il finanziamento della retribuzione di risultato, ai sensi della contrattazione collettiva di riferimento, la relativa posizione giuridica soggettiva va qualificata in termini di diritto soggettivo alla corretta liquidazione della retribuzione, di cui la retribuzione di risultato è parte, sicché il giudice ordinario può conoscere e sindacare tutti i vizi dell’atto, ivi comprese le figure sintomatiche di eccesso di potere, ai fini dell’eventuale disapplicazione del provvedimento per decidere sulla domanda avanzata dal lavoratore. Corte di Cassazione sez. un. 10 novembre 2023, n. 31293 In tema di pubblico impiego contrattualizzato, sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie aventi per oggetto la contestazione dell’esito e della graduatoria finale delle selezioni per [continua..]